Quando si mette a punto una strategia di marketing, è necessario prendere in considerazione diversi aspetti. Tra questi, rientra l’analisi, uno step che, troppo spesso, viene sottovalutato.
L’analisi delle attività di marketing svolge un ruolo cruciale nel percorso che porta a delineare strategie efficaci e ottimizzare le performance di quelle già in essere.
Questo processo non si limita alla semplice valutazione dei risultati ottenuti, ma coinvolge una serie di approcci analitici mirati a comprendere il comportamento dei consumatori (in merito segnaliamo questo approfondimento sull’analisi UX curato da Lorenzo Pinna, esperto in materia), identificare trend di mercato e valutare l’impatto delle iniziative di marketing.
Tra i diversi aspetti presi in considerazione, l’analisi dell’esperienza utente emerge come un fattore chiave dato che consente di valutare la fruibilità e l’efficacia delle interazioni dei clienti con i vari touch-point dell’azienda. Questo approccio analitico consente alle aziende di adattare le proprie strategie in modo più mirato, migliorando l’engagement e ottimizzando i risultati complessivi delle iniziative di marketing.
Ci sono anche altri motivi per cui è necessario mettere in primo piano un approccio di analisi e misurazione nella propria strategia di marketing.
Vediamoli bene nelle prossime righe!
Indice
L’importanza dell’analisi e della misurazione per l’ottimizzazione degli investimenti
Dopo aver messo a punto la propria strategia di marketing, è necessario procedere a una costante misurazione, necessario all’ottimizzazione degli investimenti.
Le cose quando si parla di marketing possono essere previste solo in parte. Un monitoraggio continuo permette di capire se quanto allocato su un determinato canale, per esempio l’advertising su Facebook, è stato investito in maniera utile.
Qualora ci si dovesse accorgere che la situazione non sta andando nel verso giusto, si può scegliere se spostare parte del budget su altri canali o se mettere in campo procedure di A/B testing, finalizzate a tarare i contenuti, cambiandoli, sulla base delle reazioni dell’audience.
Focus sui collaboratori
In una strategia di marketing sono coinvolti diversi collaboratori. Mettere in primo piano un approccio di misurazione e monitoraggio della propria strategia di marketing permette di avere le idee chiare sull’allineamento, lato competenze e performance, delle varie persone presenti nel team.
Un percorso non semplice (ma possibile)
Se sei alle prime armi con il monitoraggio dell’efficacia della propria attività di marketing, bisogna farsi trovare pronti all’inizio di un percorso non semplice.
Innanzitutto, è essenziale scremare i dati da includere nel processo di monitoraggio tra il mare magnum di informazioni davanti alle quali ci si trova nel momento in cui si aprono gli strumenti di monitoraggio. Sì, hai capito bene: per poter gestire il processo in maniera consapevole, sono necessarie delle competenze trasversali. Queste ultime includono abilità legate alla psicologia, alla statistica, alla logica.
Non c’è bisogno di leggere libri di queste materie. Basta frequentare – e far frequentare ai membri del proprio team – un corso di marketing che sia ben strutturato e che consideri il processo di monitoraggio non un’asettica analisi dei numeri, ma un percorso più articolato, nel corso del quale si va a fondo sui comportamenti dell’utente.
Il giusto mindset
Nel momento in cui ci si approccia al monitoraggio delle proprie attività di marketing, è essenziale adottare il mindset giusto. Prima di tutto, bisogna armarsi di pazienza. Se si guarda al lavoro fatto oggi, bisogna farsi trovare pronti a vedere i primi risultati, non per forza completi, dopo settimane o mesi.
Il secondo step da fare riguarda lo spostamento del focus dalla sola creatività. Ancora oggi, purtroppo, si pensa che il marketing si limiti a questo.
Necessario, invece, è trovare il giusto equilibrio tra il guizzo geniale, capace di entrare nel cuore del target e di rimanerci, e i numeri legati alle vendite, alle azioni sul sito o alla notorietà del brand.