Che cos’è il marketing

Molti sono abituati a pensare al marketing come a una branca specifica dell’economia, applicabile solo a determinati settori e in un certo senso marginale rispetto a un qualsiasi business. Oggi sappiamo che il marketing ha invece assorbito gran parte delle strategie e delle pratiche aziendali di imprese private ma anche pubbliche. Cerchiamo di capire meglio che cos’è il marketing e perché è sempre più parte della nostra vita quotidiana – anche e soprattutto quando non ce ne accorgiamo.
Il primo pregiudizio da scardinare quando si parla di marketing riguarda la sua “età”. Questa disciplina non è affatto una pratica recente, figlia della globalizzazione o della digitalizzazione del commercio. Si tratta, invece, di una vera e propria scienza sociale, dotata di principi e leggi antichissimi. Ciò che rende oggi il marketing così preponderante è la diffusione di mezzi e strumenti digitali che ne permettono un’applicazione massiccia rispetto al passato.
Il marketing, in buona sostanza, è l’insieme di strategie, leggi e regole che un soggetto economico applica per promuovere il proprio prodotto in modo ottimale, raggiungendo un pubblico ben selezionato di consumatori e massimizzando i propri profitti. Questa materia di studio funge, quindi, da ponte fra il consumatore e il rivenditore. Lo scopo ultimo è quello di facilitare la comunicazione, permettendo a chi cerca un determinato servizio di reperire facilmente la soluzione ai propri problemi.
Passiamo in rassegna alcuni degli elementi fondanti del marketing.
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Pubblico
Ogni piano di marketing che si rispetti parte proprio da qui: dalla definizione del pubblico di riferimento. Nel gergo della materia questo gruppo di persone assume vari nominativi: avatar, buyer persona, target. Termini che si differenziano per alcune sfumature ma che comprendono, sostanzialmente, un insieme di persone potenzialmente interessati ai prodotti/servizi che vende un’azienda.
Conoscere il proprio pubblico è importantissimo perché proprio su questi dati si baserà la strategia comunicativa. Alcuni elementi oggetto di studio dei reparti di marketing sono:
- Dati anagrafici come sesso, provenienza, età
- Possibilità di spesa – un fattore, questo, legato innanzitutto alla condizione sociale del target, ma anche alla sua consapevolezza in merito al problema che ha e dunque alla sua intenzione di spendere denaro per risolverlo
- Fondamentali sono poi gli aspetti psicologici che legano persone apparentemente anche molto lontane. Una delle regole auree del marketing è che alla base di ogni acquisto ci sono desideri, paure, bisogni e sogni. Il compito di un buon marketer è proprio quello di individuarle a priori e di basare la propria strategia proprio facendo leva su queste emozioni.
Il marketing del dolore
A proposito di aspetti psicologici, qui risiede uno degli aspetti più controversi del marketing. Per far sì che un consumatore decida di acquistare un prodotto, sempre più imprese e professionisti adottano la tecnica delle leve del dolore. Si fa leva, ciò, sulle debolezze e sui problemi del proprio target, stuzzicando le sue paure e i suoi disagi. Allo stesso tempo, il pendolo della comunicazione stuzzica anche gli aspetti positivi di un prodotto. Così, si passa dalla rimarcazione di un problema all’esaltazione della sua soluzione e, soprattutto, del piacere che l’utente proverà una volta acquistato il prodotto in questione.
Un approccio spesso additato come immorale, che il marketing giustifica riportando il proprio lavoro alla soluzione di un problema. Se un imprenditore è convinto che il proprio prodotto possa davvero lenire un dolore o riempire un vuoto del proprio consumatore, perché non aiutarlo a rendersi conto dell’opportunità che gli sta offrendo? Anche in questo caso, il problema non sta nel principio in sé, ma nell’eventuale applicazione truffaldina.
Strategie di comunicazione
Una volta raccolti i dati, prende forma la strategia di marketing. L’impresa dovrà quindi adattare la propria comunicazione al pubblico di riferimento. Naturalmente nei contenuti, nella forma, nei toni, nel linguaggio e persino nello slang utilizzato.
Per farlo, un reparto marketing si preoccuperà di curare non solo la promozione specifica dei proprio beni o servizi. Di cruciale importanza è in questo senso anche il branding, ossia la trasmissione di un’immagine appropriata dell’azienda. È qui che il significato di marketing acquisisce un ruolo quasi totalizzante rispetto alle altre aree funzionali che possono essere presenti in un’azienda.
Oltre al racconto dei prodotti venduti, un’impresa di successo deve provvedere anche a diffondere i propri valori aziendali, la propria filosofia e la passione che muove il suo progetto. Solo in questo modo il consumatore potrà davvero riconoscersi nel brand e dunque sceglierlo per risolvere i propri problemi.
Il significato della fidelizzazione nel marketing
Un’altra caratteristica fondamentale del marketing è che il suo scopo non si limita a vendere. L’obiettivo finale è, in realtà, quella di creare una catena automatizzata di acquisti, portata avanti sia dai nuovi clienti acquisiti sia da quelli “vecchi”. Ecco il principio della fidelizzazione: un’impresa dev’essere in grado di rendere un buon servizio, fornendo davvero una soluzione a un problema. Trovandosi davanti un operatore economico serio, efficiente e affidabile, il consumatore non potrà che tornare dove è stato bene e continuare ad acquistare dallo stesso rivenditore.