Come creare plugin WordPress: la guida completa!

WordPress è oggi il CMS più diffuso tra blogger, professionisti e aziende. E’ molto semplice da usare, offre tantissime funzionalità interessanti per creare siti senza necessariamente conoscere neanche una riga di codice.

In WordPress è possibile creare plugin, estensioni con cui ampliare le funzionalità di base del CMS. Vediamo come si crea un plugin su WordPress.

Cos’è un plugin di WordPress

Un plugin di WordPress è uno script PHP, un componente aggiuntivo alla versione base del CMS che consente agli utenti di accedere a nuove funzionalità. Con un plugin, per esempio, puoi consentire agli utenti che visitano il tuo sito di iscriversi, compilare un particolare form, donare dei soldi e molto altro. Se ad esempio hai creato un blog in cui fai affiliate marketing con Amazon puoi sfruttare alcuni plugin come questi per mostrare i prodotti agli utenti.

Insomma, il plugin consente agli utenti di eseguire in modo semplice delle operazioni diverse da quelle base di WordPress.

Procedimento per creare un plugin WordPress

Per creare un plugin bisogna creare un file. WordPress consente la scrittura del codice nel file functions.php. Quindi, per accedere a questa sezione puoi:

  • utilizzare il file manager che trovi nel pannello di controllo dell’host (cPanel, Plesk ecc.). Dipende da quale servizio di hosting stai utilizzando.
  • accedere al sito tramite FTP o SFTP. Per fare questo dovrai utilizzare una piattaforma a tua scelta, come Coda o Filezilla.

Dopo aver effettuato l’accesso al sito tramite FTP o SFTP è il momento di accedere alla cartella plugin di WordPress wp-content/plugins. Una volta fatto l’accesso a questa cartella, ne dovrai creare un’altra, esattamente come faresti nelle risorse del computer sul tuo desktop.

Una volta generata, bisogna dare alla cartella un nome univoco. Usa lettere minuscole e trattini per rendere la cartella accettabile dal sistema.

Ed eccoci arrivati alla generazione del file PHP.

Creare il file PHP per il plugin

All’interno della nuova cartella, crea un file PHP (avrai a disposizione un editor di testo) a cui darai lo stesso nome della cartella. Dopo averlo fatto, apri il file principale del tuo plug-in e incolla questo testo:

<?php

/*

Plugin Name: Nome che hai dato al file

Plugin URI: https:// nome – che – hai – dato – al – file.com

description: funzione principale del tuo plugin in max 10 parole

Version: 1.0, 1.2, insomma, la versione che installerai

Author: inserisci il tuo nome

Author URI: https://il tuositoweb.com

License: GPL2 (oppure non metti niente)

*/

?>

Requisiti dell’intestazione

  • contenere il nome del plug-in
  • home page del plugin
  • breve descrizione del plug-in
  • numero di versione corrente del plug-in
  • versione più bassa di WordPress su cui funzionerà il plugin
  • nome dell’autore
  • il sito Web o il profilo dell’autore
  • licenza del plugin e URI della stessa
  • dominio di testo e percorso dello stesso
  • URI di aggiornamento

Una volta inserite queste informazioni nel file, salvalo e lo ritroverai alla schermata Plugin nel tuo sito di sviluppo.

Queste sono le informazioni base sul tuo plugin, ma se intendi distribuirlo dovrai inserirne molte altre. Potrai ora passare al back-end per attivare il plugin. Questo passaggio lo renderà funzionante, ma non gli consentirà di fare qualcosa di utile. Per “insegnare” all’estensione a funzionare, sono necessari ulteriori step.

Azioni e filtri di WordPress

Per consentire al plugin di fare qualcosa di bello, motivo per cui è stato creato, è bene utilizzare actions and filters di WordPress. Le prime consentono di aggiungere o modificare delle funzionalità base di WordPress, mentre i secondi di alterare il contenuto, ovvero scelgono come gli utenti visualizzeranno le pagine web. Questi due elementi vengono, genericamente, chiamati hook.

Ne esistono tre di base che sono imprescindibili nella generazione di un plugin:

  • hook di attivazione
  • hook di disattivazione
  • hook di disinstallazione

Sotto le informazioni sul plugin che hai generato poco fa devi inserire delle funzioni e delle azioni, ovvero qualcosa che il programma deve fare.

Le funzioni si riconoscono perché costituite da codici chiusi in parentesi graffe. Il codice all’interno del plugin non viene eseguito se la funzione non viene nominata. Per attivarla, poi, serve un hook specifico, quindi bisogna inserire add_action seguito dal nome della funzione.

Per esempio, se vuoi che compaia una pagina di thank you text quando qualcuno attiva il plugin, dovrai semplicemente copiare e incollare queste righe di codice:

add_action( ‘the_content’, ‘my_thank_you_text’ );function my_thank_you_text ( $content ) {

return $content .= ‘<p>Thank you for reading!</p>’;

}

Ricordati un dettaglio: quando crei delle funzioni di un plugin, utilizza dei nomi univoci per indicarle. Non scrivere semplicemente “excerpt”, ma inserisci prima l’acronimo del nome del tuo plugin. Questo ti consente di evitare di copiare lo schema di denominazione di qualcun altro.

Per creare un filtro nel tuo plugin bisogna generare una funzione PHP e inserirla nel file dello stesso. Prendiamo un esempio chiaro proposto dalla guida di WordPress: se vuoi evitare le volgarità sul tuo sito, puoi creare un plugin apposito inserendo in codice la stringa che riportiamo qui sotto.

funzione filter_profanity($contenuto) {$profanities = array(‘badword’,’alsobad’,’…’);

$contenuto = str_ireplace ($ parolacce, ‘{censurato}’, $ contenuto);

restituire $contenuto;

}

Dopodiché, dovrai recarti nello spazio di esecuzione globale del file di plugin e aggiungere add_filter( ‘hook_name’, ‘your_filter’, [priority], [accepted_args] );

Hook è il nome del filtro fornito da WordPress, your filter indica il nome della funzione che si desidera utilizzare per il filtraggio, priorità serve per specificare l’ordine in cui vengono eseguite le funzioni associate a un filtro, accepted sono gli argomenti accettati dalla funzione appena generata.

Grazie a questa stringa di codice potrai registrare la funzione del plugin su WordPress.

Attivare il plugin

L’ultimo passaggio per cominciare a usare il plugin è installare il file e attivare il plugin. Il file PHP deve essere installato nella directory wp-content/plugins. Questo va installato e attivato nella sezione amministrazione di WordPress. Il gioco è fatto.

Conclusioni

Come vedi, la generazione di un plugin non è un’operazione così difficile e diventi bravo puoi fare parecchi soldi. Serve solo un po’ di pazienza e qualche conoscenza base di programmazione. Se non lo hai mai fatto, ti consiglio di sperimentare nella creazione di plugin di WordPress, in quanto aiutano davvero a migliorare la propria esperienza online.

Segui tutti i passaggi che ti ho indicato e non potrai sbagliare!

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