Ultimamente si parla molto di vlog, una nuova forma di video marketing che sembra spopolare sui vari social network e su YouTube. Ma che cos’è un vlog?
Per dare una definizione precisa, diciamo che il vlog è un diario i cui contenuti vengono raccontati attraverso dei video. Invece di creare un blog, i vlogger narrano la loro quotidianità attraverso le immagini.
Caratteristiche di un vlog
Non tutti coloro che aprono un canale YouTube e lo riempiono di video possono essere definiti come vlogger. Il vlogging è un’attività che presenta un andamento narrativo, ovvero i contenuti pubblicati dai content creators hanno un filo rosso conduttore che racconta una storia, di solito quella della loro quotidianità.
I vlogger di viaggio, per esempio, raccontano le loro attività in giro per il mondo, mostrando luoghi meravigliosi o piccoli momenti quotidiani. Un esempio di questi vlogger sono Human Safari e Wildflowermood. I vlogger di sport estremi filmano le loro acrobazie e offrono anche spiegazioni su come sono arrivati a svolgere quelle attività.
Insomma, in un vlog ci deve sempre essere dello storytelling (se ti interessa approfondire questo argomento leggi questo articolo). Questo elemento è quello chiave per il successo di un vlog: infatti, i vari video giocano un effetto “attesa” che porta lo spettatore a voler vedere quello precedente o quello successivo, come se si trattasse di una serie tv.
E’ questa sensazione di attesa che suscita l’interesse. Insieme a una buona dose di emozioni e umanità che si può trovare nei video, l’attesa e l’interesse portano gli utenti del web a iscriversi ai vlog e a seguire i loro creatori.
Elementi necessari per fare vlog di successo
Non basta raccontare la propria quotidianità per attirare un buon numero di iscritti al canale. Servono altri elementi che possono fare la differenza tra un profilo social e tantissimi altri che pubblicano contenuti simili.
Innanzitutto, è richiesta una certa professionalità: spesso molti aspiranti vlogger non hanno successo perché non si muniscono delle giuste attrezzature. Una buona macchina fotografica, un Iphone e dei microfoni efficienti sono alcuni degli strumenti che potrebbero fare la differenza tra un vlog interessante e uno scadente. Si tratta di investimenti necessari per attirare nuovi contatti e offrire loro la massima qualità.
Altro elemento che non bisogna assolutamente trascurare è la costanza. Non è necessario pubblicare tutti i giorni un contenuto, in quanto spesso non sarebbe umanamente possibile garantire la qualità che gli spettatori si aspettano. Tuttavia, non bisogna farli attendere troppo.
I migliori vlogger, nel tempo, creano degli appuntamenti: definiscono uno o più giorni in cui escono i video, in modo da soddisfare quella sensazione di attesa che caratterizza i loro seguaci. Tuttavia, è consigliabile anche creare ogni giorno dei contenuti più piccoli e semplici, come dei post, delle storie Instagram o dei reels, per offrire al pubblico dei piccoli scorci sulla quotidianità del vlogger.
Ultimo elemento che non può mancare in un vlog è l’interazione con il pubblico. Condividere dei video non è un’operazione a senso unico, ma una forma di dialogo. Gli utenti commentano i contenuti e scrivono in privato dei messaggi che non possono essere ignorati.
Far sapere ai propri follower che il loro vlogger preferito è disponibile ad ascoltarli aiuta a far crescere il canale e a generare maggiore fidelizzazione.
Si guadagna con un vlog?
La risposta è affermativa, ma solo se ti impegni al massimo per la sua crescita. Non basta pubblicare tutti i giorni dei video ripresi con il cellulare. Serve rivolgersi alla nicchia giusta, individuare dei format interessanti per il proprio pubblico, adottare un linguaggio in linea con le aspettative degli spettatori, offrire valore e in modo costante.
I guadagni derivano da diverse fonti come:
- i profitti di YouTube, canale che paga in base al numero di iscritti e di visualizzazioni in possesso del vlogger;
- il marketing di affiliazione, nel caso in cui il vlogger decida di promuovere i prodotti di una certa azienda guadagnando una percentuale (se fai vlog di viaggi puoi sfruttare l’affiliazione Booking);
- donazioni dei followers;
- vendita di contenuti come guide o video esclusivi (vendita di videocorsi);
- aziende che decidono di contattare il vlogger per invitarlo a essere il proprio testimonial.
Oggi il desiderio di diventare un vlogger stuzzica molti utenti del web. Si tratta di un’attività vera e propria che richiede impegno e attenzione, oltre che costanza e la capacità di offrire al pubblico dei contenuti in linea con i loro bisogni.
Se decidi di lanciarti in questa avventura, ricorda che dovrai fare molti investimenti in termini di attrezzatura, tempo ed energie.
molto utile, grazie!
Ciao Antonella,
mi fa piacere ti sia stato d’aiuto.