Serve la partita IVA per fare affiliate marketing? Come aprire la partita iva?

Stai iniziando oppure ti stai informando su ciò che serve per fare affiliate marketing? Sei indeciso se aprire o no la partita IVA? Insomma, non sei convinto su come devi muoverti a livello fiscale e burocratico?

Tranquillo, anche io quando ho iniziato a lavorare con la affiliazioni non avevo la minima idea di cosa fosse necessario fare sia a livello tecnico e sia a livello fiscale. Ancora oggi se provo a cercare “affiliate marketing” su Google, tra i primi suggerimenti questo mi propone la query “affiliate marketing partita iva“. Si tratta di un argomento caldo, infatti anche via email (qui ci sono i miei contatti) mi arrivano tante domande in merito.

Ci tengo a precisare fin da subito, che non sono un commercialista e né tanto meno conosco la tua particolare situazione, quindi scrivo questo articolo per raccontare la mia esperienza (come d’altronde faccio in ogni mio articolo qui su zonamarketing.it) perchè può esserti di aiuto. Leggi tutto l’articolo ma tieni a mente di consultare il tuo commercialista di fiducia prima di prendere qualsiasi decisione.

Quindi, ti spiegherò quale soluzione ho trovato nel mio caso specifico parlando anche del mio commercialista (ti anticipo che si tratta di una piattaforma online pensata appositamente per lavori digitali).

Per fare affiliate marketing serve la partita IVA?

Porsi questa domanda è lecito, ma sappi che ancora non hai capito quali sono le potenzialità dell’affiliate marketing. Si tratta di un modello di business che permette all’affiliato di guadagnare una commissione (nella gran parte dei casi in percentuale) sulla vendita dei prodotti di un’azienda terza.

funzionamento affiliate marketing
Funzionamento affiliate marketing.

Ti lascio qui alcuni articoli per approfondire l’argomento e diventare un maestro delle affiliazioni:

L’affiliate marketing è un business a tutti gli effetti, che si porta dietro anche i rischi di impresa. Secondo te un libero professionista oppure un’azienda che guadagna costantemente tramite la vendita di prodotti (anche se di altri) può non dichiarare al fisco oppure può non avere la partita IVA?

Ovviamente, la partita IVA è necessaria. Fare affiliate marketing a livello professionale significa avere degli asset digitali che producono reddito in modo continuativo (e passivo) nel tempo, proprio per questo motivo occorre aprire la partita IVA. Una soluzione che spesso viene consigliata online è quella di fare affiliate marketing con prestazioni occasionali, ma non prendiamoci in giro, se hai un sito online 24 ore su 24 ore anche se guadagni pochi centesimi al giorno non è un guadagno occasionale ma continuativo. La continuità di un’attività fa cadere anche il mito del raggiungimento della soglia dei 5000€ per aprire la partita IVA.

Anche se sei già dipendente di un’altra azienda e vuoi fare affiliate marketing puoi aprire partita IVA. Ovviamente dovrai valutare la tua situazione con un commercialista, ma sappi che non è una limitazione.

Che tipo di partita IVA aprire per fare affiliate marketing?

Come anticipato nell’introduzione, il mio scopo con questo articolo è parlarti della mia esperienza. Quindi, prendi con le pinze ciò che sto per dirti perchè se per me è la soluzione migliore, potrebbe non esserlo nel tuo caso.

Innanzitutto, con un buon commercialista puoi discutere se aprire partita IVA in regime forfettario oppure in regime ordinario. Io, dopo aver fatto una prima consulenza con Fiscozen (il mio commercialista online e se usi il mio link ricevi uno sconto di 50€), ho scelto il regime forfettario perchè rientrando nel requisito di età posso avere una tassazione agevolata del 5% piuttosto che del 23% o più. Questo vale per i primi 5 anni, mentre successivamente la tassazione passerà al 15%. Non puoi aprire in regime forfettario se pensi di superare una certa soglia di fatturato (io per il momento non la supero, ergo mi va più che bene).

Il codice Ateco per la mia attività di affiliate marketing è il 73.11.01 (ideazione di campagne pubblicitarie) che non necessità di iscrizione in camera di commercio. Quanto si paga con questo codice?

  • il 26% del 78% di fatturato sono i contributi previdenziali INPS (per la cosiddetta pensione che vedrò con il binocolo), da pagare a giugno dell’anno successivo nel momento in cui presento la dichiarazione dei redditi;
  • e, come anticipato, il 5% sono di imposte.

Avrei potuto scegliere anche il codice 73.11.02, ma insieme a Fiscozen, abbiamo deciso di proseguire con il 73.11.01 perchè il mio obiettivo per il futuro è anche quello di incrementare la vendita dei miei servizi. Sappi che, eventualmente, si possono aggiungere altri codici Ateco alla stessa partita IVA.

Perchè ho scelto Fiscozen per aprire la partita IVA?

Come ti ho accennato nel paragrafo precedente, il commercialista con cui ho deciso di attivare la mia partita IVA si chiama Fiscozen (dopo l’invio dei documenti di identità sono passate solamente 24 ore dall’apertura).

fiscozen
Home page di Fiscozen.

In realtà non è un commercialista ma una piattaforma online di commercialisti (ho fatto un giro di parole?).

Ci sono diversi elementi che mi hanno convinto a scegliere Fiscozen e li elenco in ordine di importanza per me:

  1. I commercialisti tradizionali non capiscono veramente un cavolo di lavori online e della possibilità di guadagnare online. Quando mi sono presentato dal commercialista di fiducia dei miei genitori dicendogli che volevo aprire partita IVA per fare affiliate marketing sembrava gli stessi parlando in arabo oltre a scoraggiarmi a continuare nella mia attività;
  2. Poi viene il motivo economico. Perchè all’inizio non guadagnavo tanto e non volevo spendere tanto per un commercialista. Anche tra tutti i commercialisti online, Fiscozen si è presentato come quello con il miglior rapporto qualità-prezzo;
  3. Tanti miei colleghi marketer mi hanno influenzato nella scelta tramite i loro contenuti, come recensioni su Fiscozen o esperienze di utilizzi.

Se vai da questo link (oltre ad avere 50€ di sconto sul primo anno) puoi fare una consulenza gratuita con Fiscozen e se, eventualmente, deciderai di affidarti a loro avrai uno sconto sostanziale sull’abbonamento.

Tra i servizi più importanti di Fiscozen, vi sono:

  • l’apertura della partita IVA;
  • la fatturazione elettronica;
  • l’invio degli F24;
  • la dichiarazione dei redditi;
  • la gestione delle spese e delle tasse.

E la cosa bella è che puoi fare tutto online. Prova Fiscozen da questo link per ricevere uno sconto.

2 commenti su “Serve la partita IVA per fare affiliate marketing? Come aprire la partita iva?”

    1. Ti dico che pensavo la stessa cosa. Ma ad oggi sono contento della scelta che ho fatto. In fin dei conti se il commercialista è bravo non fa alcuna differenza che ti ci possa confrontare di persona oppure online.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in alto